- Un legame forte, che si propaga da sponda a sponda. In
mezzo lo Stretto, specchio d’acqua magico che incarna un comune sentire. Un
ponte liquido, che riempie lo sguardo di uomini e donne che vivono da una parte
e dall’altra. Accade ogni volta che siciliani e calabresi si affacciano sul
mare. Così, se interroghi Carmelo Sestito, Presidente della Fipav Calabria, sul prossimo Trofeo delle Regioni in salsa
siciliana, ti risponde con un cumulo di parole dal quale trapela evidente un
senso di appartenenza che travalica i confini delle rispettive regioni. Ogni calabrese ha incamerato nel suo essere profondo una parte di Sicilia; ogni siciliano, allo stesso modo, un pezzo di Calabria. Allora è quasi fisiologico
essere reti di scambi, rapporti costanti, confronti. Due poli alla ricerca costante di un centro. “Con Antonio Lotronto, Presidente Fipav Messina, abbiamo in
preventivo un progetto finalizzato allo scambio degli arbitri: siciliani che
dirigeranno i match in Calabria e viceversa. Quest’anno organizzeremo il Trofeo
delle Regioni Beach, anche per dare linfa a questa sorta di gemellaggio con gli
amici siciliani, del quale il torneo “Scilla e Cariddi” è una delle tante
espressioni. In Sicilia si organizzerà l’indoor, da noi il beach: una sorta di
continuazione, data la vicinanza tra i due luoghi. Sappiamo bene che
organizzare le Kinderiadi sia una prova molto importante, l’esame finale per un
comitato, che sia provinciale o regionale. Quando è toccato a noi, ci siamo
resi conto degli sforzi necessari per garantire la riuscita della
manifestazione. Alla fine si è rivelato un trampolino di lancio, non solo da un
punto di vista sportivo, ma anche di espressione del territorio. La Fipav
Messina adesso ha davanti due mesi di duro lavoro, ma sono certo che alla fine
si otterrà un duplice scopo: da una parte rilanciare il contesto in ambito
pallavolistico, anche se in questo senso la Sicilia è da sempre la regione di riferimento
per il volley italiano; dall’altra, grazie all’apporto di giovani manager come Lotronto,
verranno attivati meccanismi che avranno un impatto importante sulla dimensione
turistica. In questa logica, si può dare il là ad uno stato di
sensibilizzazione delle amministrazioni locali rispetto alle opportunità
offerte nel contesto della promozione del territorio dagli eventi sportivi, un
po’ come avviene con l’arte, o con la storia, ambiti nei quali i siciliani sono
al top in Italia.
Lo spirito di questa
manifestazione? “Creare unione
tra le migliaia di componenti, per il futuro della nostra Federazione, e dello sport che rappresenta. Il campo è un dettaglio, importante, certo, ma le Kinderiadi offrono spazi di socializzazione che
prescindono dalla partita. La sera, per dire, si sta insieme, si dialoga sulla
base di uno spirito un po’ diverso da quello che per esempio anima il calcio:
uno sport tendente al professionismo e al denaro. Poi c’è una questione
prettamente territoriale: dalle nostre parti ancora sono vivi dei valori che
speriamo di mantenere intatti a lungo. Penso alla famiglia, all’educazione
impartita ai giovani e a tanto altro”. Sestito, poi, allarga il perimetro del discorso a tutto il Mezzogiorno italiano. “La Calabria, con la collaborazione
del Coni, è regione pilota nell’ambito di un censimento nazionale sugli
impianti. L’obiettivo è quello di ottenere fondi, chiaramente anche per la
Sicilia, attraverso i quali il Governo potrà attivare dei progetti finalizzati
soprattutto ad uno scopo: realizzare almeno un impianto polivalente (da 40 x
20) in ogni Comune. Costo di ogni singola opera? Circa 125 mila euro. A quanto
pare il Governo sta mostrando una certa sensibilità rispetto a questo progetto.
Adesso dobbiamo solo sperare che i tempi della politica non si rivelino troppo
lunghi”. https://youtu.be/rpxNy6_Un1A (video della breve intervista rilasciata a Palermo durante la presentazione del Trofeo delle Regioni - Kinderiadi 2015)
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